A gennaio la redditività della fase d’allevamento è peggiorata del 3,9% rispetto a dicembre, nonostante sia ancora a + 12,5% rispetto allo stesso mese del 2016. L’indice Crefis permane, nonostante il calo, su livelli decisamente elevati. A dicembre, ultimo mese per il quale è possibile effettuare il raffronto, l’indice Crefis di redditività italiano era di circa il 24% più elevato di quello medio dell’Unione Europea.
Dal mese di gennaio, l’indice Crefis della macellazione è stato ricalcolato inserendo come quotazione del lombo taglio Modena quella della borsa merci di Modena, in sostituzione del prodotto della Cun tagli non più presente nel nuovo listino prezzi entrato in vigore il 20 gennaio 2017.
A gennaio la redditività della fase di macellazione, è calata del -4,8% rispetto a dicembre, mentre rispetto allo scorso anno il peggioramento è stato del -15,0%. Flessione a Gennaio anche per la redditività dei prosciutti Parma Dop, ma anche per quelli del circuito non tutelato.
L’indice Crefis della stagionatura dei prosciutti non tipici è invece peggiorato, su base congiunturale, del 4,1% per entrambe le pezzature. Rispetto a gennaio 2016, la redditività dei prosciutti di Parma è migliorata sia per la tipologia leggera (+2,6%) che per quella pesante (+5,0%), mentre quella dei prosciutti non tipici è scesa dello 0,7% per il tipo leggero e del 5,3% per quello pesante.
A gennaio è anche aumentato il differenziale di redditività tra prosciutti di Parma DOP e prosciutti non tipici, a favore delle produzioni di qualità. L’indice Crefis della stagionatura dei prosciutti DOP è infatti risultato del 6,2% (prosciutti leggeri) e del 22,3% (prosciutti pesanti) più elevato rispetto a quello delle produzioni non tipiche.
Lunedì, 6 febbraio 2017/Italia.http://www..crefis.it