La redditività del mese di ottobre per gli allevatori italiani subisce una battuta di arresto (-2,0% la variazione congiunturale) a causa del calo di prezzo subito dai suini da macello pesanti. Il livello raggiunto si conferma al di sotto di quello raggiunto nello stesso mese del 2017: -7,2%.
Al calo di reddittività da parte degli allevatori è corrisposto un aumento di quella dei macellatori: +0,7% la variazione congiunturale e +4,3% quella tendenziale. Permane negativa la reddittività degli stagionatori; in particolare in ottobre la reddittività degli stagionatori di prosciutti DOP risulta essere la più bassa in assoluto (aprile 2012). Ottobre ha anche confermato che le produzioni non tipiche restano più redditizie rispetto a quelle Dop.
Ad ottobre vi è stato un deciso calo delle quotazioni degli animali da macello, cosi come sono ulteriormente diminuite quelle relative ai suini da allevamento. Andamento al ribasso anche per i prezzi delle cosce fresche e dei lombi. Continua il periodo negativo dei prosciutti stagionati che hanno toccato valori che non riscontravano dal 2015/2016.
Nel periodo gennaio-luglio 2018 il commercio estero dell’Italia di suini, carni suine, grassi di maiale e salumi ha complessivamente realizzato un saldo finale negativo pari a -290,0 milioni di euro, dato, però, in miglioramento di oltre 86 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tale risultato è stato determinato da un lieve decremento dell’export a cui si è accompagnato un calo decisamente superiore delle importazioni nazionali del comparto.
Lunedì, 5 novembre 2018/Italia/Crefis.http://www.crefis.it