Nell’ultimo mese, i prezzi dei suini da macello sono calati ulteriormente sia su base congiunturale che tendenziale. Tale situazione è frutto di una serie di cause: da un lato i noti vincoli determinati dall’emergenza Covid-19, dall’altro le recenti notizie riguardanti la Cina che riportano di blocchi alle importazioni di carni suine europee per motivi sanitari, con conseguente difficoltà di ricollocamento del prodotto sul mercato.
Il calo dei prezzi dei suini da macello pesanti e l’aumento dei prezzi dei fattori di produzione (in particolare della soia) utilizzati per la loro alimentazione, hanno portato ad un forte calo della redditività dell’allevamento di suini pesanti per il circuito tutelato, sia rispetto al mese precedente (- 12,2%) che allo stesso mese dello scorso anno (-38,2%).
Il calo dei prezzi dei suini, unito all’aumento delle quotazioni dei lombi, ha invece portato ad un ulteriore aumento della reddittività della fase di macellazione, cresciuta del +13,5% rispetto a novembre. Positiva anche la variazione tendenziale: +30,0%.
Nell’ultimo mese la redditività degli stagionatori di prosciutti di Parma è tornata a crescere, sia pure solo leggermente e solo su base congiunturale, sia per i prodotti leggeri (+1,3%) che per quelli pesanti (+1,1%), mentre resta fortemente negativo il confronto con lo scorso anno. • Ancora in aumento la reddittività degli stagionatori di prosciutti NON DOP: +2,7% i leggeri e +6,8% per i pesanti rispetto a novembre.
Il differenziale di redditività tra le produzioni DOP e tradizionali resta a favore di queste ultime. Nel periodo gennaio-settembre 2020 il commercio estero dell’Italia di suini, carni suine, grassi di maiale e salumi ha complessivamente realizzato un saldo finale pari a -312,5 milioni di euro, dato in miglioramento di ben 119,3 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Giovedì,14 gennaio 2021/Italia/Crefis.http://www.crefis.it