A febbraio la redditività degli allevatori italiani di suini è scesa ulteriormente rispetto al mese precedente (-5,6%), mantenendosi comunque ben al di sopra rispetto ai livelli fatti registrare lo scorso anno (+27,9%). Al contrario, nell’ultimo mese, la redditività dei macellatori italiani è cresciuta del +2,2% rispetto a gennaio. L’attuale livello resta, comunque, inferiore del -11,9% rispetto all’anno precedente.
Nell’ultimo mese, in termini congiunturali, la redditività dei produttori di prosciutti DOP è ulteriormente aumentata, toccando i valori più elevati da quando l’indice è stato ricalcolato (febbraio 2019). Stabile, invece, la redditività degli stagionatori di prosciutti NON DOP leggeri, mentre è risultata in calo quella dei prosciutti pesanti (-0,5%). Il differenziale di redditività tra le produzioni tipiche risulta a favore delle DOP sia per i prosciutti pesanti che, da questo mese, anche per i leggeri.
A livello di prezzi, a gennaio le quotazioni degli animali da macello sono diminuite sia per gli animali destinati al circuito DOP che per quelli inviati al circuito non tutelato, mentre sono ulteriormente cresciuti i prezzi di quelli da allevamento. In calo, invece, i valori delle cosce fresche e dei lombi, mentre sono rimasti stabili quelli relativi ai prosciutti di Parma.
Nel periodo gennaio - novembre 2019 il commercio estero dell’Italia di suini, carni suine e salumi ha complessivamente realizzato un saldo finale negativo pari a -550,3 milioni di euro, dato in peggioramento di quasi 171 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tale risultato è stato determinato dall’incremento dei valori importati, rispetto al 2018, il quale è risultato decisamente superiore a quello osservato per l’export nazionale del comparto...
Crefis - marzo 2020