I prezzi dei suini da macello a febbraio sul mercato nazionale sono tornati a crescere, così come crescono le quotazioni di quelli da allevamento. Continua anche la discesa dei prezzi delle materie prime utilizzate per l’alimentazione suina, in particolare sul mercato nazionale. Crescono ancora, invece, le quotazioni della soia.
In febbraio torna ad aumentare la redditività degli allevatori impegnati nel ciclo chiuso, così come quella della fase di ingrasso (sito 3), grazie all’incremento di prezzo dei suini da macello ed il rallentamento dei prezzi delle materie prime. La crescita dei prezzi degli animali da allevamento è, invece, alla base dell’ulteriore aumento della redditività degli allevatori impegnati nel sito 1. Torna a crescere anche la redditività degli allevatori italiani impegnati nelle fasi di allevamento sito 2 che sfrutta l’aumento dei prezzi dei suini da allevamento di 40 kg, in grado di compensare il maggior esborso per l’acquisto dei suinetti.
L’attuale livello di redditività torna ad essere maggiore di quello dello scorso anno, per tutte le fasi indicate.
L’aumento dei prezzi dei suini da macello non è stato compensato dalla crescita dei prezzi di alcuni tagli di carne suina fresca, portando ad una riduzione del -0,5%, a livello congiunturale, della redditività dei macellatori italiani, che si conferma più bassa anche di quella dello scorso anno.
In febbraio la stabilità dei prezzi dei prosciutti stagionati ed il maggior costo sostenuto dagli stagionatori di prosciutti DOP per l’acquisto delle cosce fresche, hanno portato ad un calo della redditività. In diminuzione anche la redditività degli stagionatori di prosciutti NON DOP, nonostante un aumento delle quotazioni dei prosciutti stagionati, che però non è risultato sufficiente a coprire il costo per le cosce fresche. Gli attuali valori risultano più bassi anche rispetto a quelli dello stesso periodo dello scorso anno sia per le produzioni DOP che NON DOP. (r.a.)..
Mercoledì, 8 marzo 2023/Italia/Crefis.http://www.crefis.it