A gennaio i prezzi dei suini da macello sul mercato nazionale sono ulteriormente diminuiti, mentre continuano a crescere le quotazioni degli animali da allevamento. Continua anche la discesa dei prezzi delle materie prime utilizzate per l’alimentazione suina, sia sul mercato nazionale che su quelli esteri, ad eccezione della soia che ha mostrato segnali di ripresa. In gennaio diminuisce la redditività degli allevatori impegnati nel ciclo chiuso, così come quella della fase di ingrasso (sito 3), a causa principalmente del calo di prezzo dei suini da macello e dall’aumento di quelli da allevamento.
La crescita dei prezzi degli animali da allevamento è, invece, alla base dell’ulteriore aumento della redditività degli allevatori impegnati nel sito 1. In diminuzione la redditività degli allevatori italiani impegnati nelle fasi di allevamento sito 2. L’attuale livello di redditività dell’allevamento resta comunque maggiore di quello dello scorso anno, per tutte le fasi sopra indicate, ad eccezione del ciclo chiuso che ha fatto segnare una variazione tendenziale negativa (-0,7%).
La flessione dei prezzi dei suini da macello e l’aumento di alcuni tagli di carne suina fresca ha portato ad un nuovo aumento della redditività dei macellatori italiani a livello congiunturale, ma che resta comunque più bassa di quella dello scorso anno. In gennaio la stabilità dei prezzi dei prosciutti stagionati ed il maggior costo sostenuto dagli stagionatori di prosciutti per l’acquisto delle cosce fresche ad inizio stagionatura hanno portato ad una riduzione della redditività, sia per i prodotti DOP che per quelli destinati al circuito tradizionale. Gli attuali valori risultano più bassi anche rispetto a quelli dello stesso periodo dello scorso anno.
Lunedì, 6 gennaio 2023/Italia/Crefis. https://www.crefis.it