In gennaio i prezzi dei suini da macello e delle scrofe da macello sono ulteriormente scesi sia su base congiunturale che tendenziale, mentre un aumento ha interessato le quotazioni degli animali da allevamento che rimangono comunque più bassi dell’anno precedente. In calo i prezzi dei principali tagli di carni suine fresche e dei prosciutti stagionati (sia DOP che NON DOP).
Per quanto riguarda le materie prime utilizzate per l’alimentazione suina, le quotazioni di mais ed orzo sono cresciute su tutti i mercati sia in termini congiunturali che tendenziali. In aumento anche i prezzi della soia (ad eccezione di quella brasiliana), che restano comunque su livelli più bassi di quelli dello scorso anno. • In termini di macellazioni di suini, in ottobre (ultimo dato disponibile) il numero di capi abbattuti ha registrato un aumento del +4,7% rispetto al mese precedente, ma in calo del -1,8% su base annua.
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Considerando le macellazioni di suini destinati al circuito DOP queste, nel mese di gennaio, sono salite del +11,3% rispetto al mese precedente in termini di numero di capi, restando però più basse dell’8,5% rispetto allo scorso anno.
In gennaio la redditività degli allevatori italiani è diminuita, su base congiunturale, per il Sito 3 ed il Ciclo Chiuso, mentre un aumento ha interessato il Sito 1 ed il Sito 2.
Nell’ultimo mese la redditività dei macellatori italiani ha subìto un nuovo rialzo sia su base congiunturale (+2,1%) che tendenziale (+6,7%). In gennaio una ripresa ha interessato la reddittività degli stagionatori di prosciutti DOP, mentre un calo si è registrato per le produzioni NON DOP. Il differenziale di reddittività tra stagionatori DOP e NON DOP, pur riducendosi, resta a favore di questi ultimi.
Venerdì 7 febbraio 2025/Italia/ https://www.crefis.it