Nel mese di giugno la redditività degli allevatori italiani è diminuita, scendendo del -3,9% rispetto al mese precedente. Negativa anche la variazione tendenziale pari al -3,0%. Invece per i macelli, c'è stato un aumento della redditività, +2,6% rispetto al mese precedente.
L’attuale livello è risultato, però, inferiore del -1,1% rispetto allo scorso anno. Nell’ultimo mese, in termini congiunturali, la redditività dei produttori di prosciutti DOP è cresciuta del +0,5% per il prosciutto di Parma leggero e del +0,7% per quello pesante; in aumento anche la redditività delle produzioni non tipiche. Negativo, invece, il confronto rispetto allo scorso anno sia per le produzioni DOP che non, ad eccezione del prosciutto non tipico pesante.
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In giugno il differenziale di redditività tra i produttori di prosciutti per il circuito DOP e quello tradizionale rimane a favore dei primi per i prosciutti pesanti, mentre resta più conveniente produrre prosciutti per il circuito dei non tipici per gli stagionatori di prosciutti leggeri.
Per quanto riguarda i prezzi, in giugno sono diminuite le quotazioni degli animali da macello destinati sia al circuito tutelato che tradizionale, mentre sono cresciuti i prezzi dei suini da allevamento. Andamento al rialzo anche per i principali tagli di carne suina fresca, ad eccezione dei lombi. Stabili i prezzi dei prosciutti stagionati.
Nel primo trimestre 2019 il commercio estero dell’Italia di suini, carni suine, grassi di maiale e salumi ha complessivamente realizzato un saldo finale negativo e pari a -130,3 milioni di euro, dato in miglioramento di quasi 35 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tale risultato è stato determinato da un calo dei valori esportati a cui si è accompagnata una contrazione ben maggiore delle importazioni nazionali del comparto.
Lunedì, 7 luglio 2019/Italia. http://www.crefis.it