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A giugno, l’aumento del prezzo del suino pesante da macello del circuito tutelato (+3,5% sul mese precedente), ha determinato un sia pure modesto recupero della redditività dell’allevamento a ciclo chiuso (+1,1%). In termini assoluti, tuttavia, il livello di redditività resta assai prossimo ai minimi assoluti degli ultimi anni, confermando così una situazione di grave crisi.
Nell’ultimo mese la diminuzione dei prezzi dei suini da allevamento di 7 kg ha portato ad una ulteriore riduzione della redditività degli allevatori impegnati nella fase di svezzamento (sito 1), mentre è rimasta sostanzialmente immutata la reddittività degli allevatori della fase di accrescimento (sito 2).
L’elevato prezzo pagato per l’acquisto degli input ha portato ad una ulteriore riduzione della redditività degli allevatori impegnati nella fase di ingrasso (sito 3). Nello stesso mese, l’incremento dei prezzi dei suini da macello pesanti ha portato ad una riduzione, su base congiunturale, della redditività dei macellatori, scesa del -2,7% rispetto a maggio. Tale valore resta comunque al di sopra di quello fatto segnare nello stesso periodo dello scorso anno: +5,2%.
Il maggior costo sostenuto dagli stagionatori per l’acquisto delle cosce fresche ad inizio stagionatura ha portato ad una riduzione della reddittività degli stagionatori di prosciutti DOP.
Viceversa, aumenta, su base congiunturale, la reddittività degli stagionatori di prosciutti NON DOP, che diminuisce però in termini tendenziali. Nel periodo gennaio-marzo 2022 il commercio estero dell’Italia di suini, carni suine, grassi di maiale e salumi ha complessivamente realizzato un saldo finale pari a -90,2 milioni di euro, dato che è risultato in peggioramento di oltre 55 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a causa soprattutto della crescita dell’import...
Mercoledì, 13 luglio 2022/Italia/Crefis/http://www.crefis.it
