A maggio un’ulteriore aumento dei prezzi delle materie prime utilizzate per l’alimentazione suina (in particolare della soia) ha portato ad un calo della reddittività degli allevatori di suini italiani, con variazioni del - 2,9% rispetto al mese precedente e del -3,3% nei confronti dello scorso anno. L’andamento dei prezzi dei suini, in aumento su base mensile, ed il calo delle quotazioni dei lombi hanno sfavorito i macellatori, che hanno visto diminuire la loro reddittività del -2,4% rispetto ad aprile. L’attuale valore resta inferiore rispetto a quello dello stesso periodo del 2020: -15,4%.
Grazie alla timida ripresa dei prezzi dei prosciutti di Parma e, soprattutto, al calo di prezzo delle cosce fresche destinate a produzioni tipiche verificatosi un anno fa, la reddittività degli stagionatori di prosciutti DOP è rimasta positiva, sia rispetto al mese precedente che nei confronti dello scorso anno. Al contrario, la reddittività degli stagionatori di prosciutti NON DOP è diminuita su base congiunturale, pur mantenendosi al di sopra di quella dello scorso anno. La differenza di redditività tra gli stagionatori di prosciutti destinati al circuito tutelato e quelli che producono per il circuito tradizionale resta a favore delle DOP.
Nel periodo gennaio-febbraio 2021 il commercio estero dell’Italia di suini, carni suine, grassi di maiale e salumi ha complessivamente realizzato un saldo finale pari a -25,2 milioni di euro, dato in miglioramento di quasi 162 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, grazie al forte calo delle importazioni del comparto...
Giovedì, 3 giugno 2021/Italia/Crefis. http:www.crefis.it