I prezzi dei suini da macello a maggio sono tornati a scendere, pur rimanendo su livelli molto più alti di quelli raggiunti 12 mesi fa, mentre sono rimaste invariate le quotazioni degli animali da allevamento. Un ulteriore calo ha interessato le quotazioni dei principali tagli di carne suina, mentre i prosciutti stagionati DOP sono rimasti stabili, così come le quotazioni dei prosciutti stagionati leggeri destinati ai circuiti tradizionali. Ancora calo dei prezzi delle materie prime utilizzate per l’alimentazione suina, sia sul mercato nazionale che internazionale.
In maggio la redditività degli allevatori italiani è diminuita, su base congiunturale, per tutte le tipologie di allevamento ad eccezione del SITO 1, che ha visto un aumento rispetto a marzo. Il calo dei prezzi dei suini da macello pesanti ha causato una riduzione della redditività più o meno marcata a seconda della fase di allevamento considerata. Il calo dei prezzi dei suini da macello ha portato ad un leggero aumento congiunturale (+0,5%) della redditività dei macellatori italiani, che rimane comunque più bassa di quella dello scorso anno.
In maggio il calo di prezzo dei prosciutti stagionati DOP ha causato un peggioramento della reddittività degli stagionatori di prosciutti DOP, sia rispetto a marzo che allo scorso anno. Medesimo andamento per gli stagionatori di prosciutti NON DOP pesanti, mentre un incremento sia su base congiunturale che tendenziale ha interessato i produttori di prosciutti leggeri, grazie all’apprezzamento del prodotto stagionato NON DOP.
Giugno 2023/Italia. https://www.crefis.it