Nel mese di novembre, l’aumento dei prezzi dei fattori di produzione utilizzati per l’alimentazione dei suini ed il calo di prezzo di questi ultimi (dovuto in particolare ad un eccesso di offerta a causa delle restrizioni per la pandemia), ha portato ad un calo della redditività dell’allevamento dei suini pesanti per il circuito tutelato, sia rispetto al mese precedente (-14,4%) che allo stesso mese dello scorso anno (-29,7%).
L’aumento dei prezzi delle cosce fresche, unito al calo di prezzo dei suini, ha invece portato ad un aumento della reddittività della fase di macellazione, cresciuta del +7,9% rispetto ad ottobre. Positiva anche la variazione tendenziale: +17,6%.
Nell’ultimo mese la redditività degli stagionatori di prosciutti di Parma è calata, su base congiunturale, sia per i prodotti leggeri (-1,8%) che per quelli pesanti (-1,2%). In aumento, invece, la reddittività degli stagionatori di prosciutti NON DOP, sia per quelli leggeri (+15,8%) che per quelli pesanti (+20,6%).
L’attuale andamento ha portato il differenziale di redditività tra le produzioni DOP che tradizionali a favore di queste ultime. A livello di prezzi, in novembre, si è assistito ad una diminuzione delle quotazioni dei suini (da macello e da allevamento) e dei prezzi dei lombi, mentre sono cresciuti i prezzi delle cosce fresche.
Venerdì, 4 dicembre 2020/Italia/Crefis. http://www.crefis.it