Nell’ultimo mese, l’aumento dei prezzi dei fattori di produzione utilizzati per l’alimentazione dei suini, ha portato ad un calo della redditività dell’allevamento di suini pesanti per il circuito tutelato sia rispetto al mese precedente (-0,4%) che allo stesso mese dello scorso anno (-15,5%). Allo stesso modo, il calo dei prezzi dei lombi non ha consentito ai macellatori di sfruttare l’aumento dei prezzi delle cosce fresche, portando ad una diminuzione congiunturale del -1,4% della reddittività della fase di macellazione.
Rispetto allo scorso anno l’attuale valore risulta, invece, maggiore del +3,4%. Nell’ultimo mese la redditività degli stagionatori di prosciutti di Parma è calata, su base congiunturale, sia per i prodotti leggeri (-1,8%) che per quelli pesanti (-2,3%). In aumento la reddittività degli stagionatori di prosciutti NON DOP, sia per quelli leggeri (+5,6%) che per quelli pesanti (+7,1%). Gli attuali livelli restano comunque al di sotto di quelli dello scorso anno: -12,0% e -7,3% rispettivamente.
A livello di prezzi, in ottobre, si è assistito ad una crescita delle quotazioni dei suini (da macello e da allevamento) e delle cosce fresche, mentre sono diminuiti i prezzi dei lombi, delle coppe e della pancetta. Un leggero aumento di prezzo è stato riscontrato anche per i prosciutti stagionati.
Le quotazioni nazionali dei suini pesanti da macellazione sono risultate più alte di quelle raggiunte sui principali mercati europei. Nel periodo gennaio-luglio 2020 il commercio estero dell’Italia di suini, carni suine, grassi di maiale e salumi ha complessivamente realizzato un saldo finale pari a -283,2 milioni di euro, con un miglioramento di 48,2 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, soprattutto grazie ad un significativo aumento dell’export.
Giovedì, 5 novembre 2020/Italia/http://www.crefis.it