Nell’ultimo mese i prezzi sul mercato nazionale dei suini da macello sono cresciuti in modo significativo, raggiungendo nuovi livelli record. Un rallentamento ha interessato le quotazioni del mais e della soia estera, mentre sono cresciute quelle dell’orzo e della soia oltremare.
Come risultato vi è un miglioramento a livello congiunturale della redditività degli allevatori impegnati nelle diverse fasi. Rispetto allo scorso anno, invece, la redditività degli allevatori impegnati nel ciclo chiuso, risulta ancora inferiore principalmente a causa della lunghezza del ciclo produttivo, che risente meno dei rallentamenti dei prezzi degli alimenti degli ultimi mesi.
Variazioni tendenziali positive per le fasi più brevi dell’allevamento (sito 1 e sito 2) ed anche per il sito 3, con gli attuali valori che risultano più alti di quelli di settembre 2021, pur restando al di sotto di quelli del 2020. Il nuovo aumento dei prezzi dei suini da macello pesanti ha portato ad una riduzione della redditività dei macellatori italiani, diminuita sia a livello congiunturale che tendenziale.
In settembre, nonostante un aumento dei prezzi dei prosciutti stagionati DOP, il maggior costo per l’acquisto delle cosce fresche DOP ha portato ad una riduzione della redditività degli stagionati di prosciutti DOP, sia rispetto al mese precedente che nei confronti dello scorso anno.
Al contrario, per gli stagionatori di prosciutti NON DOP, il forte aumento di prezzo dei prosciutti stagionati NON DOP (+3-4%) ha consentito di mantenere positiva la redditività rispetto al mese precedente, nonostante un prezzo delle cosce fresche più elevato. Redditività che risulta comunque più bassa se paragonata a quella dello scorso anno.
Venerdì, 7 ottobre 2022/Italia/Crefis.http://www.crefis.it