Il rapporto Crefis del mese di dicembre indica una perdita di redditività in fase di allevamento in Italia peggiore del 3,3% rispetto a novembre, la causa è il deprezzamento del suino pesante. Rispetto allo stesso mese dello scorso anno, tuttavia, la reddittività rimane più elevata del 4,8%.
La contrazione delle quotazioni del suino pesante e il contemporaneo aumento dei prezzi dei tagli principali, hanno favorito una forte ripresa della redditività della fase di macellazione, che è migliorata del +9,3% su base congiunturale e del 19% su base tendenziale, raggiungendo il livello più elevato da maggio 2009.
La redditività della fase di stagionatura dei prosciutti Dop ha continuato a recuperare anche a dicembre, con variazioni del +2,2% per la tipologia leggera e del +2,3% per quella pesante, anche se la redditività delle produzioni tipiche continua comunque ad essere più bassa di quella delle produzioni non tutelate.
In dicembre il prezzo medio mensile dei suini da macello pesanti quotati dalla Cun è pari a 1,334 euro/kg, in calo sia rispetto a novembre (-6,2%) che nei confronti del 2013 (-13,4%).
I prezzi medi mensili di dicembre delle cosce fresche per crudo tipico quotate dalla Cun tagli sono scesi del
-4,6% per la coscia leggera (3,478 euro/Kg) e del -4% per quella pesante (3,895 euro/Kg). Le variazioni tendenziali sono negative per le cosce leggere (-2,9%) e positive per quelle pesanti (+4,3%).
Nel periodo gennaio-settembre 2014, il commercio estero dell’Italia di suini, carni suine e salumi ha realizzato un saldo finale negativo e pari a -757,7 milioni di euro, in peggioramento di 14,3 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2013.
Rapporto Crefis gennaio 2015