Il suino friulano é l'ultimo arrivato nella lista dei prodotti tipicamente friuliani."Il progetto di qualificazione del suino friulano è la dimostrazione che l'innovazione tecnologica e la ricerca in agricoltura sono importantissime per riuscire ad affrontare al meglio le sfide che ci attendono nel futuro". Lo ha affermato l'assessore regionale ale Risorse agricole, Claudio Violino.
Il progetto é stato avviato 4 anni fa ed é stato commissionato da AAFVG (Associazione Allevatori Friuli Venezia Giulia). BeanTech, la societá che se ne è occupata del percorso informatico, ha realizzato un progetto con il triplice obiettivo di garantire:
la tracciabilità del suino dalla nascita alla successiva trasformazione in derivati;
la tracciabilità degli alimenti utilizzati durante l’allevamento;
il rispetto dei tempi di sospensione rispetto ai trattamenti antibiotici.
L’applicativo garantisce la completa tracciabilità del suino attraverso l’utilizzo di 3 strumenti, ovvero: un transponder RFId che permette di identificare singolarmente l’animale, un’infrastruttura ICT ad esso connessa, composta da dispositivi palmari per l’acquisizione di dati in campo ed un portale con accesso web per la consultazione delle informazioni.
L'allevamento puó essere "seguito" su ogni aspetto. In particolare, è stato possibile garantire: i lotti di alimenti utilizzati per l’allevamento del maiale, il numero e la frequenza dei trattamenti antibiotici applicati, la progenie ed il rispetto dei corretti tempi di allevamento nonché gli aspetti di macellazione e trasformazione di interesse per l’acquirente.
Grazie all'ambizioso disegno sperimentale sono stati infatti coinvolti tutti i settori della filiera, dall'allevamento alla trasformazione delle carni, alla stagionatura dei prodotti ottenuti nell'ambito della DOP San Daniele.
Un convegno dedicato é stato organizzato dall'Associazione Allevatori, sono intervenuti Luca Vadori e Oliviero Della Picca, rispettivamente presidente e direttore dell'associazione allevatori del Friuli Venezia Giulia, il professor Bruno Stefanon, preside della Facoltà di medicina Veterinaria dell'Università di Udine, i professori Giuseppe Comi e Lucilla Iacumin sempre dell'Università di Udine, il dott. Marco Bassi dell'Associazione Allevatori e Francesco Ciani, Direttore dell'INEQ.
Mercoledì, 30 novembre 2011. http://winenews.it; http://www.beantch.it