Il report EFSA rispetto all'uso di antibiotici per il periodo 2007-2012 indica l'Italia come paese che più "sfora" l'uso degli antibiotici. l'analisi realizzata dall'EFSA conta con oltre 1 mln di campioni da 28 Stati dell'Unione e valuta le conformità ai limiti di residui-obiettivi nei medicinali veterinari e contaminanti.
La percentuale di campioni non conformi, lo 0,31%, è paragonabile alle cifre dei sei anni precedentii. Si è avuta una non conformità lievemente maggiore per alcuni medicinali veterinari (stilbeni, agenti antitiroidei, beta ‑ agonisti, carbammati e piretroidi), e per agenti inquinanti come metalli e micotossine. Per una varietà di altre sostanze (vermifughi, tinture, steroidi, anticoccidici e sedativi) si sono avute lievi diminuzioni o un minor numero di casi di campioni non conformi.
Sono stati raccolti 1.005.835 campioni da parte dei 28 Stati membri dell'UE. La percentuale di campioni non conformi mirati (0,31%) era paragonabile agli ultimi sei anni (da 0,25% a 0,34%).Per steroidi e anticoccidici la frequenza di campioni non conforme è stata simile negli anni 2012 e 2013 ma più bassa rispetto agli anni precedenti. Sempre nel 2013 si nota un miglioramento per la presenza di sedativi e altre sostanze farmacologiche. Lattoni dell'acido resorcilico, come la micotossina zearalenone, sono aumentati nel 2013 rispetto ai precedenti tre anni. Circa gli antielmintici ed i coloranti la frequenza di campioni non conformi è stata inferiore rispetto agli anni precedenti.
Dal 2007 al 2012 inoltre la percentuale di campioni irregolari per le micotossine è cresciuta da uno 0,14-0,48% ad un 1,38%. L’Italia in particolare ed in base alle analisi preliminari e non conclusive delle autorità, dovrà migliorare la situazione dei residui di antibiotici, che presentano un più frequente superamento dei limiti ammessi.
Mercoledì, 18 novembre 2015/EFSA.http://www.efsa.europa.eu/it