Secondo l'ultima relazione annuale dell'UE "One Health" sulle zoonosi pubblicata dall'EFSA e dal Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (EDCD), il 2021 ha visto un aumento complessivo dei casi segnalati di malattie zoonotiche e focolai di origine alimentare rispetto all'anno precedente, ma i livelli sono ancora ben al di sotto di quelli degli anni pre-pandemia.
Il calo complessivo, rispetto agli anni pre-pandemici, dei casi segnalati e dei focolai è probabilmente correlato alle misure di controllo del COVID-19, che erano ancora in vigore nel 2021. Le poche eccezioni includono il numero di casi di yersiniosi e gli episodi di listeriosi trasmessa dagli alimenti, che ha superato i livelli pre-pandemia.
Nel 2021, il 2,1% dei 144 campioni di carni suine e prodotti pronti al consumo sono risultati positivi alla presenza di Yersinia. Nella carne fresca di suino, Yersinia è stata trovata in 26 (7,1%) dei 366 campioni analizzati.
Il numero di focolai causati da Listeria monocytogenes nel 2021 è stato il più alto mai registrato. Ciò potrebbe essere correlato al maggiore utilizzo di tecniche di sequenziamento dell'intero genoma, che consentono agli scienziati di rilevare e definire meglio i focolai.
Per quanto riguarda i prodotti a base di carni suine nell'UE, l'incidenza globale di L. monocytogenes è rimasta paragonabile agli anni precedenti, al 2,7% nel 2021.
Martedì 13 dicembre 2022/ EFSA/ Unione Europea.
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