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La PSA in Sardegna danneggia l'Export dei prosciutti italiani

Secondo Annalisa Sassi, presidente del Gruppo Giovani Federalimentare ed esportatore sui mercati internazionali di Prosciutti di Parma e di San Daniele, l'Export è "bloccato".

6 Dicembre 2012
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Secondo Annalisa Sassi, presidente del Gruppo Giovani Federalimentare ed esportatore sui mercati internazionali di Prosciutti di Parma e di San Daniele, l'Export è "bloccato" a causa della peste suina africana(PSA) in Sardegna. Nonostante il problema sia solamente di tipo "locale", si riflette su tutto il settore a livello nazionale.

"Il problema è l'iperburocrazia alle frontiere e nei controlli veterinari, e di fatto blocca il nostro export in un grandissimo mercato della carne suina che e' la Corea dove spagnoli e danesi possono andare, e non l'Italia. Inoltre, anche la Grande distribuzione organizzata (Gdo) e' tutta in mani tedesche, francesi e belga e questo ci penalizza", dice Sassi.

Il mercato estero è sempre più importante per l'Italia: in soli due anni di presenza sul mercato cinese il Prosciutto di Parma e quello di San Daniele - ha detto Sassi - sono diventati nel Celeste Impero due simboli dell'italianita' e a Pechino e Shanghai sono gia' entrati nel carrello della spesa di una elite della popolazione cinese''.

Mercoledì, 21 novembre 2012/Italia.http://wwwext.ansa.it

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