L'indice dei prezzi dei cereali della FAO hanno registrato in aprile una media di 169,5 punti, ovvero 0,7 punti (0,4%) sotto il record raggiunto a marzo (dal 1990). Dopo essere saliti a un livello record a marzo, i prezzi internazionali dei cereali secondari sono diminuiti dell'1,8 % in aprile, ovvero un calo del 3,0 % dei prezzi del mais quando le forniture stagionali provenienti dai raccolti in corso in Argentina e Brasile hanno contribuito ad allentare la pressione sui mercati. I prezzi mondiali del sorgo anch'essi sono diminuiti dello 0,4% ad aprile, mentre la scarsità di offerta ha spinto i prezzi del 2,5% dell'orzo. I prezzi internazionali del grano si sono evoluti al rialzo ad aprile, anche se con una minima differenza, aumentando dello 0,2%. Mentre il blocco portuale in corso in Ucraina e le preoccupazioni per lo stato del raccolto del 2022 negli Stati Uniti d'America hanno mantenuto i prezzi elevati, l'aumento è stato mitigato da maggiori spedizioni dall'India, esportazioni superiori al previsto dalla Federazione Russa e un leggero calo nella domanda mondiale a causa dei prezzi elevati.
L'indice dei prezzi degli oli vegetali della FAO si è attestato ad una media di 237,5 punti in aprile, con una perdita di 14,3 punti (5,7%) rispetto al record registrato a marzo, sebbene sia rimasto nettamente al di sopra del livello di un anno fa. Il calo è dovuto al calo dei prezzi mondiali degli oli di palma, girasole e soia, che ha più che compensato le maggiori quotazioni dell'olio di colza. I prezzi internazionali dell'olio di palma in aprile sono scesi moderatamente, depressi soprattutto dalla lentezza delle importazioni mondiali a fronte di costi elevati, nonché dalle prospettive di indebolimento della domanda in Cina. Tuttavia, l'incertezza sulla disponibilità delle esportazioni dall'Indonesia, il principale esportatore mondiale di olio di palma, ha frenato un ulteriore calo dei prezzi internazionali. Nel frattempo, i prezzi mondiali degli oli di girasole e di soia sono anch'essi diminuiti rispetto al mese precedente, in gran parte legato al razionamento della domanda a seguito dei prezzi record registrati di recente. Al contrario, i prezzi dell'olio di colza sono rimasti fermi ad aprile, riflettendo la persistente mancanza di offerta globale.
Venerdì 6 maggio 2022/ FAO.
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