L'indice dei prezzi alimentari della FAO si trovava nel mese di aprile 2017 ad una media di 168,0 punti, vale a dire, 3,1 punti (o 1,8%) in meno rispetto al mese di marzo, ma ancora 15.2 punti (o 10%) più che nel mese di aprile 2016. Come è successo a marzo, nel mese di aprile sono scesi tutti gli indici di prodotti utilizzati nel calcolo dell'indice dei prezzi dei prodotti alimentari, ad eccezione dei valori per la carne.
L'indice dei prezzi dei cereali FAO media di 146,0 punti nel mese di aprile, vale a dire 1,8 punti (ovvero il 1,2%) in meno rispetto al mese precedente e 3,8 punti (o 2 , 5%), valore al di sotto di aprile 2016.
L'indice dei prezzi degli oli vegetali FAO nell'aprile attestato alla media di 161,1 punti, cioè, 6,6 punti (o 3,9%) inferiore a marzo, e giù per il terzo mese consecutivo e segnando il livello più basso in nove mesi. Il calo riflette soprattutto il calo dei prezzi di olio di palma e di soia.
L'indice dei prezzi per i prodotti lattiero-caseari della FAO media di 183,6 punti nel mese di aprile, vale a dire 6,2 punti (3,3%) in meno rispetto al mese di marzo, che rappresenta il secondo calo mensile consecutivo .
L'indice dei prezzi dello zucchero FAO nel mese di aprile ha registrato una media di 233,3 punti, vale a dire 23,3 punti (o 9,1%) in meno rispetto a marzo, segnando il livello più basso in 12 mesi.
L'indice dei prezzi della carne della FAO si è attestato nel mese di aprile che era pari a una media di 166,6 punti, vale a dire, 2,8 punti (o 1,7%) in più rispetto al mese di marzo, a seguito di una tendenza di aumenti modesti evidenti dall'inizio dell'anno. Da gennaio ad aprile, l'indice è aumentato di circa il 5%. Si citano carni ovine e carne di maiale che si sono state rafforzate, mentre quelli delle carni bovine e pollame hanno subito quasi senza variazioni. In combinazione con un aumento delle vendite in Cina e la Repubblica di Corea, forte domanda interna nell'Unione europea (UE) ha stimolato i prezzi di carne di maiale. La domanda stagionale ha rafforzato le richieste di carni ovine, mentre i mercati delle carni bovine e pollame sono rimasti ben equilibrati.
Giovedì 4 maggio 2017/ FAO.
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