L'Indice FAO dei prezzi dei cereali ha registrato una media di 166,3 punti a giugno, ovvero 7,2 punti (4,1%) in meno rispetto a maggio, ma ancora 36,0 punti (27,6%) al di sopra del valore di partenza giugno 2021. Dopo aver raggiunto un livello quasi senza precedenti a maggio, i prezzi internazionali del grano sono diminuiti del 5,7% a giugno, sebbene fossero ancora del 48,5% superiori ai valori dell'anno precedente.
Il calo di giugno è dovuto alla disponibilità stagionale di nuove colture nell'emisfero settentrionale, al miglioramento delle condizioni delle colture in alcuni dei principali paesi produttori come il Canada, all'aumento delle prospettive di produzione nella Federazione Russa e al rallentamento della domanda mondiale di importazioni. I prezzi internazionali dei cereali secondari sono diminuiti del 4,1% a giugno, ma sono rimasti del 18,4% al di sopra dei valori dell'anno precedente. Pressione al ribasso derivante dalle disponibilità stagionali in Argentina e Brasile, dove i raccolti di mais sono avanzati rapidamente, con il miglioramento delle condizioni del raccolto negli Stati Uniti d'America che ha causato un calo del 3,5% dei prezzi mondiali del mais a giugno.
Alla pressione al ribasso hanno contribuito anche le preoccupazioni per le prospettive della domanda, visti i segnali di rallentamento dell'economia. Per i cereali secondari, i prezzi per sorgo ed orzo sono diminuiti a giugno rispettivamente del 4,1% e del 6,1% e sono diminuiti anche i prezzi del mais e del grano.
La forte domanda di riso indica e basmati, insieme alla ridotta disponibilità di quest'ultimo, hanno fatto aumentare i prezzi internazionali del riso a giugno.
L'Indice FAO dei prezzi degli oli vegetali si è attestato a una media di 211,8 punti a giugno, che rappresenta una diminuzione su base mensile di 17,4 punti (7,6%), a seguito del calo dei prezzi dell'olio di palma, girasole, soia e colza. I prezzi internazionali dell'olio di palma sono scesi a giugno per il terzo mese consecutivo, riflettendo la crescita stagionale della produzione nei principali paesi produttori unitamente alle prospettive di un aumento delle forniture di esportazione in Indonesia in vista di ampie scorte interne.
Nel frattempo, i prezzi mondiali per gli oli di girasole e soia sono anch'essi diminuiti, riflettendo la debole domanda di importazioni globali a seguito dell'aumento dei costi negli ultimi mesi. Nel caso dell'olio di colza, oltre al razionamento della domanda, i prezzi internazionali si sono indeboliti a causa dell'imminente arrivo delle nuove forniture dei raccolti.
Venerdì 8 luglio 2022/ FAO.
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