Secondo la FAO, la produzione mondiale di carne nel 2021 dovrebbe aumentare del 2,2%, a 346 milioni di tonnellate, riflettendo una prevista ripresa della produzione di carne in Cina, con notevoli espansioni in Brasile, Vietnam, Stati Uniti e Unione Europea, parzialmente compensato da probabili contrazioni in Australia, Filippine e Argentina.
La prevista crescita della produzione di carne in Cina indica probabili aumenti in tutti i tipi di carne, soprattutto di carni suine, guidato da grandi investimenti per migliorare le catene del valore e la biosicurezza. In Vietnam si prevede inoltre una ripresa apparentemente rapida dalla contrazione produttiva causata dalla peste suina africana. Sebbene l'ampio deficit di carne suina in Cina sia stato ridotto grazie all'aumento della produzione, persiste ancora provocando un aumento di tutti i sistemi di produzione animale, comprese le principali regioni fornitrici, soprattutto in Brasile e l'Unione Europea. L'espansione della produzione in Europa e Nord America è supportata anche dalla lenta riattivazione delle vendite nel settore alberghiero e della ristorazione in linea con l'avanzata della vaccinazione contro il COVID-19, il miglioramento delle condizioni sanitarie e gli aiuti governativi al settore zootecnico per stabilizzare il mercato. Al contrario, è probabile che la produzione di carne diminuisca in Australia, sostenuta da una forte domanda di recupero del bestiame, e in Argentina, a causa di una minore offerta di bestiame. In alcune parti dell'Africa, dell'Asia, dell'America Latina e dei Caraibi, le catene del valore della carne sono rimaste sotto pressione a causa delle continue restrizioni del mercato dovute al COVID-19, insieme all'aumento dei costi dei mangimi, alla carenza di bestiame o alla siccità.
Si prevede che il commercio mondiale di prodotti a base di carne nel 2021 raggiungerà i 42 milioni di t (peso carcassa equivalente), pressoché invariati rispetto al 2020, poiché gli aumenti previsti negli scambi di carni bovine e pollame saranno probabilmente quasi completamente compensati da probabili riduzioni nella carne suina e ovina. Si prevede che il commercio globale di carne in generale sarà guidato dalla China, con i loro acquisti totali di carne che superano gli 11 milioni di tonnellate, a causa del perdurante forte deficit di carne e della richiesta di sostituzione delle riserve strategiche, nonostante l'aumento della produzione nazionale.
I prezzi internazionali della carne sono aumentati da gennaio a maggio, riflettendo la forte domanda di importazioni, in particolare dall'Asia orientale e dal Medio Oriente, in un contesto di crescita delle esportazioni globali limitata nonostante la ripresa della produzione nelle principali regioni produttrici.
Martedì 1° giugno 2021/ FAO.
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