L'Indice FAO dei prezzi dei cereali ha registrato una media di 147,3 punti a dicembre, ovvero 2,9 punti (1,9%) in meno rispetto a novembre, ma comunque 6,8 punti (4,8%) in più rispetto al suo valore di dicembre 2021.
I prezzi all'esportazione del grano sono diminuiti a dicembre, poiché i raccolti in corso nell'emisfero australe hanno incrementato l'offerta e la concorrenza tra gli esportatori è rimasta forte.
Anche i prezzi mondiali del mais sono diminuiti rispetto al mese precedente, principalmente a causa della forte concorrenza del Brasile, anche se i timori per la siccità in Argentina hanno contribuito in parte a sostenerli.
Anche i prezzi mondiali del sorgo e dell'orzo sono diminuiti, influenzati dall'effetto indiretto dei mercati del mais e del grano. Al contrario, gli acquisti dei compratori asiatici e l'apprezzamento delle valute di alcuni paesi esportatori rispetto al dollaro USA hanno provocato a dicembre un aumento dei prezzi internazionali del riso.
Nel 2022 nel suo complesso, l'Indice FAO dei prezzi dei cereali ha raggiunto un nuovo massimo storico di 154,7 punti, ovvero 23,5 punti (17,9%) in più rispetto al 2021, valore che supera di 12,5 punti (8,8%) la precedente media annua record, registrata nel 2011.
I prezzi mondiali del mais e del grano hanno raggiunto nuovi massimi storici nel 2022, con la loro media, rispettivamente, del 24,8 % e del 15,6 % più elevata del 2021, mentre i prezzi all'esportazione del riso erano, in media, del 2,9% superiori ai livelli del 2021.
L'aumento dell'Indice FAO dei prezzi dei cereali nel 2022 è dovuto a vari fattori, tra cui importanti interruzioni del mercato, maggiore incertezza, aumento dei costi dell'energia e dei fattori di produzione, condizioni meteorologiche avverse in alcuni dei principali paesi fornitori e la persistente forza della domanda mondiale di cibo.
Venerdì 6 gennaio 2023/ FAO.
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