L'indice FAO dei prezzi dei cereali ha registrato in agosto una media di 125,0 punti, ovvero 0,9 punti (0,7%) in meno rispetto a luglio, attestandosi a 20,6 punti (14,1%) in meno rispetto al valore raggiunto un anno fa.
I prezzi internazionali del frumento sono diminuiti del 3,8%, principalmente a causa dell’aumento della disponibilità stagionale derivante dai raccolti in corso in diversi importanti esportatori dell’emisfero settentrionale. I prezzi internazionali dei cereali secondari sono anch'essi calati del 3,4 % in agosto. I prezzi del mais sono diminuiti per il 7° mese consecutivo, raggiungendo il valore più basso da settembre 2020, a seguito dell’abbondante offerta globale derivante da un raccolto record in Brasile e dall’inizio del raccolto negli Stati Uniti d’America. Per gli altri cereali secondari, i prezzi mondiali del sorgo sono diminuiti in agosto, sotto la pressione dell’inizio del raccolto negli Stati Uniti d’America, il più grande esportatore mondiale di sorgo, mentre i prezzi globali dell'orzo hanno mostrato un lieve incremento.
Al contrario, l'indice dei prezzi della FAO per tutti i tipi di riso è aumentato del 9,8% rispetto al mese precedente e ha raggiunto il massimo degli ultimi 15 anni in termini nominali, a causa delle interruzioni degli scambi commerciali in seguito al divieto di esportazione dell'India sul riso bianco indico a luglio. La bassa disponibilità stagionale in vista dei nuovi raccolti, l’incertezza sulla durata del divieto e le preoccupazioni che le restrizioni all’esportazione potessero estendersi ad altri tipi di riso hanno indotto gli operatori della catena di approvvigionamento a conservare le scorte, a rinegoziare contratti o a smettere di fare offerte di prezzo, limitando la maggior parte degli scambi a piccoli volumi o vendite già concluse in precedenza.
Venerdì 8 settembre 2023/ FAO.
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