L'Indice FAO dei prezzi dei cereali ha registrato una media di 138,6 punti a marzo, ovvero 8,2 punti (5,6%) in meno rispetto a febbraio e 31,6 punti (18,6%) in meno rispetto al livello di un anno fa. Il calo di questo mese riflette una calo dei prezzi internazionali di tutti i principali cereali.
I prezzi internazionali del frumento sono stati quelli che hanno perso di più, il 7,1%, a causa dell'abbondante offerta mondiale e della forte concorrenza tra gli esportatori. Anche l'estensione dell'Iniziativa per l'esportazione di cereali del Mar Nero, che consente all'Ucraina di continuare ad esportare dai suoi porti del Mar Nero, ha contribuito al declino. L'aumento delle stime di produzione per l'Australia, insieme al miglioramento delle condizioni del raccolto di questo mese nell'Unione Europea, ha ulteriormente rafforzato le prospettive di fornitura globale. Anche la forte concorrenza della Federazione Russa, dove l'offerta abbondante continua a sostenere prezzi competitivi, ha continuato a esercitare pressioni al ribasso sui mercati.
I prezzi mondiali del mais anch'essi hanno registrato un calo a marzo del 4,6%, a causa della pressione esercitata dalla disponibilità stagionale dovuta ai raccolti in Sud America, alle attese di una produzione senza precedenti in Brasile e all'estensione dell'Iniziativa all'Esportazione di Cereali provenienti dal Mar Nero.
Per gli altri cereali secondari, i prezzi mondiali per l'orzo ed il sorgo sono diminuiti rispettivamente del 6,7% e del 5,7%, influenzati dall'effetto indiretto della debolezza dei mercati del grano e del mais.
I prezzi internazionali del riso sono stati in calo del 3,2% a marzo, deprezzati da raccolti in corso o imminenti nei principali paesi esportatori come India, Tailandia e Vietnam...
Venerdì 7 aprile 2023/ FAO.
https://www.fao.org