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FAO: indice dei prezzi degli alimenti sale del 6%, spinto dai cereali e dallo zucchero

L'indice che misura le variazioni mensili dei prezzi internazionali del paniere dei prodotti di base, è rimasto ad una media di 213 punti a luglio, 12 punti sopra il livello di giugno.

3 Settembre 2012
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L'indice della FAO per gli alimenti è aumentato del 6% a luglio, dopo 3 mesi di calo.

L'indice che misura i cambi mensili dei prezzi internazionali del paniere dei prodotti di base, è di 213 punti a luglio, 12 punti sopra l'indice di giugno. Tuttavia, l'indice è molto inferiore al massimo di 238 raggiunto a febbraio 2011.

Il forte rialzo dell'indice è stato spinto sopratutto dall'aumento dei cereali e dello zucchero. I prezzi internazionali della carne e dei prodotti lattei hanno avuto lievi variazioni.

L'indice FAO dei prezzi dei cereali ha avuto una media di 260 punti, 38 al di sopra (17%) rispetto a giugno. Questo livello si trova 14 punti al di sotto del massimo storico di 274 punti registrati in aprile 2008.

Danni per la siccità

I gravi danni e le incerte previsioni delle coltivazioni di mais negli USA a causa della siccità ha fatto salire il prezzo del mais di quasi il 23%.

Le quotazioni internazionali del frumento sono salite del 19%, con un peggioramento delle previsioni della produzione russa e le aspettative di una forte domanda per il frumento del settore zootecnico dovuto alle diminuzione di consumo di mais.

Al contrario , i prezzi internazionali del riso non hanno avuto cambi a luglio, con indici di prezzi della FAO per tutti i tipi di riso stabili a 238 punti, un punto in più rispetto a giugno.

Il mese di luglio ha mostrato un forte incremento dell'indice FAO per lo zucchero, che è salito del 12%, con una media di 324 punti, dovuto alle forti piogge in Brasile, maggior esportatore mondiale di zucchero. Hanno contribuito ugualmente il ritardo dei monsoni in India e le pioggie in Australia.

Carni in ribasso

Al contrario, l'indice FAO dei prezzi della carne ha avuto una media di 168 punti a luglio, 3 punti in meno rispetto a giugno, con la terza caduta consecutiva. I quattro maggiori settori carnei hanno subito la debolezza del mercato, sopratutto il suinicolo, che ha visto calare i prezzi del 3,6%.

I prezzi dei prodotti lattei hanno avuto una media di 173 punti a luglio, senza cambi da giugno, dopo 5 mesi consecutivi di cali.

Giovedì, 9 agosto 2012/ FAO. http://www.fao.org

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