Il recente periodo di alti prezzi delle materie prime agricole è probabilmente finita, come evidenziato in sede OCSE e FAO nel loro ultimo report sulle prospettive per i prossimi 10 anni. Ma le due organizzazioni segnalano la necessità di essere attenti, poiché la possibilità di grandi fluttuazioni di prezzo rimane alta.
Il 2016-2025 rapporto OCSE-FAO Agricultural Outlook, pubblicato oggi, prevede che i prezzi delle materie prime agricole al netto dell'inflazione rimangono relativamente invariati nel complesso nel corso del prossimo decennio. Tuttavia i prezzi del bestiame, si prevede in aumento rispetto ai raccolti. Mentre la popolazione è aumentata i ricavi, soprattutto nelle economie emergenti, la domanda di carne, pesce e pollame sperimenterà una forte crescita. Questo creerà una domanda supplementare di mangimi, soprattutto dai cereali alle farine proteiche, causando loro un aumento dei prezzi rispetto agli alimenti di base come il grano ed il riso.
Tra le varie conclusioni del report abbiamo quanto segue:
- Si prevede che il commercio agricolo mondiale cresca dell'1,8% all'anno in volume durante i prossimi 10 anni, rispetto al 4,3% all'anno durante l'ultima decade.
- I prezzi al consumatore degli alimenti si prevede siano meno volatili rispetto ai prezzi dei produttori agricoli nell'ultima decade..
- Nei paesi in via di sviluppo, si calcola che il consumo di zucchero aumenterá del 15% pro capite e quelli dei prodotti lattiero caseari del 20% durante il periodo della proiezione.
- Dopo i forti aumenti negli ultimi anni, si prevede che la produzione agricola aumenti attorno all'1,5% all'anno a livello mondiale.
- In Asia meridionale ed orientale, si prevede che la produzione agricola incrementi del 20% nella prossima decade.
- In America Latina, il raccolto di soia sarà protagonista nella maggior parte dell'aumento stimato del 24% grazie alla superficie coltivata nei prossimi 10 anni.
Per maggiori informazioni sulle Prospettive agricole, si può accedere a www.agri-outlook.org
Lunedì 4 luglio 2016/ FAO.
http://www.fao.org