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FAO: i prezzi delle carni una eccezione nella tendenza generale al ribasso

I prezzi mondiali degli alimenti monitorati dalla FAO si sono abbassati in marzo, ad eccezione dei prezzi delle carni.

14 Aprile 2017
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I prezzi alimentari mondiali monitorati dalla FAO sono in calo a marzo, in un contesto di ampia disponibilità di forniture e le aspettative di raccolti abbondanti.

L'indice dei prezzi alimentari della FAO ha avuto una media di quasi 171 punti in marzo, segnando un calo del 2,8 per cento rispetto al mese precedente, ma è rimasto il 13,4 per cento di sopra del livello di un anno prima.

L'indice dei prezzi FAO cereali sono diminuiti del 1,8 per cento rispetto a febbraio, guidato da grano e mais, ed è ora sostanzialmente invariato rispetto al livello di marzo 2016.

L'indice dei prezzi degli oli vegetali FAO nel marzo è stato 6,2 per cento inferiore. Citazioni per l'olio di palma che è sceso questo mese per migliori previsioni di produzione, mentre gli oli di colza e di girasole sono diminuiti a causa della maggiore disponibilità del previsto.

L'indice dei prezzi FAO dello zucchero è diminuito del 10,9 per cento, raggiungendo il livello più basso dal maggio 2016, a causa della debolezza della domanda e le aspettative di arrivo verso i mercati mondiali di abbondanti scorte in Brasile, risultato di buoni raccolti e minore consumo interno della produzione di etanolo.

Forniture ampie di latte hanno portato a un calo mensile del 2,3 per cento dell'indice dei prezzi dei prodotti lattiero-caseari della FAO, che, tuttavia, sono rimasti ben al di sopra del livello di un anno fa.


L'indice dei prezzi delle carni pari a una media di 163,2 punti a marzo, superiore di 1,2 punti (o 0,7%) nel mese di febbraio e in 17 punti (o 12%) a marzo 2016. Le quotazioni delle singole categorie di carne hanno subito poche variazioni. Il leggero aumento dei prezzi per le carni bovine e di maiale hanno portato, rispettivamente, alla continua limitazione della disponibilità in Oceania e alla forte domanda di importazioni in Asia, soprattutto in Cina. I mercati delle carni di pollame e delle pecore sono stati tenuti ben in equilibrio.

Giovedì 6 aprile 2017/ FAO.
http://www.fao.org

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