In questi giorni si svolge a Cremona un Convegno Internazionale sulla Sicurezza Alimentare nelle filiere corte e nel biologico. La preoccupazione del settore è di soppesare gli aspetti specifici della sicurezza alimentare e valutare i rischi emergenti, ha dichiarato Alberto Mantovani (EFSA).
L'obiettivo è prevenire casi come quelli avvenuti in Germania nel 2011 che rientrava nel ciclo del biologico. I danni oltre quelli umani (46 morti e 3910 intossicati), sono quelli economici (calo consumo ed embargo russo), e tutelare il consumatore. Il settore produce reddito per circa 15 miliardi di euro per l'Europa. Le superfici di biooglico nei paesi membri sommano ad 8 milioni di ettari. L'Austria è la nazione con più superficie dedicata al biologico (15%). Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia ed Austria sono i paesi a più elevata intensità di coltivazione (9%). Sono 200 mila le aziende dedicate al settore (produzione e trasformazione).
Molti dei controlli della filiera sono eseguiti da enti indipendenti non statali, e quindi pone il problema agli esperti del settore sull'eventualità di porre limiti o di modificare l'assetto delle garanzie fornite al consumatore.
Lunedì, 2 aprile 2012. ANMVI. http://www.anmvi.it