La Commissione Europea ha proposto di dare alla Francia un bonus di € 918.000, dal bilancio del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) per aiutare 760 lavoratori licenziati dalla società GAD che è attiva nel settore suini da macello e lavorazione delle carni. La proposta sarà ora sottoposta all'approvazione del Parlamento europeo e del Consiglio dell'Unione europea.
Il Commissario europeo per l'Occupazione, gli Affari Sociali e lo Sviluppo László Andor ha detto in proposito: "Il settore suinicolo francese, in particolare la Bretagna, è stata colpita duramente dalla crisi economica, che ha fatto aumentare il prezzo dei mangimi e la diminuzione della domanda. La decisione di oggi aiuterà gli ex lavoratori della GAD nella ricerca di un posto di lavoro, consentendo loro di beneficiare di un sostegno ed una consulenza su misura. "
Lo Stato francese e GAD co-finanziano una serie di misure per aiutare i lavoratori licenziati a trovare nuovi posti di lavoro. La Francia ha presentato una richiesta di intervento del FEM sul finanziamento di questa operazione e fornire consulenza e orientamento ai lavoratori licenziati.
Il costo di questa operazione è stimata in 1,5 milioni ed il contributo FEM sarebbe pari a 918.000 €.
Contesto
Nella sua richiesta, la Francia ha sottolineato che la crisi finanziaria ed economica globale ha portato ad una riduzione del consumo annuo di carne di maiale e salumi, è sceso da 43 kg pro capite nel 2007 a 39 kg nel 2013. Questa evoluzione ha a sua volta causato una diminuzione della produzione e lavorazione delle carni suine nei macelli, come quelli appartenenti a GAD.
Per più di cinque anni, GAD è stata oggetto di pressioni da parte degli agricoltori che lottavano per far fronte agli aumenti dei prezzi per i mangimi ed ad un calo degli utili; queste pressioni contrastanti hanno causato gravi difficoltà finanziarie all'azienda.
Il 2008 è l'ultimo anno che ha portato a un profitto per GAD. Nel 2013, la società ha chiuso tre dei suoi cinque stabilimenti di produzione ed è stata posta in amministrazione controllata dopo la registrazione 65.000.000 € di perdite tra il 2010 e il giugno 2013.
I siti chiusi sono quelli di Lampaul e Saint-Martin (sia in Gran Bretagna) e Saint-Nazaire (Loire-Atlantique). I licenziamenti hanno avuto un notevole impatto negativo sull'economia regionale, in particolare della Bretagna, dove l'occupazione è più dipendente dal settore alimentare che nel resto della Francia (11% in Bretagna contro una media del 5% in Francia).
Venerdì 24 Ottobre 2014/ CE/ Unione Europea. http://europa.eu/rapid