A causa delle notevoli difficoltà economiche in cui versa il settore dei macelli, lo Stato sta intraprendendo un metodo di azione collettiva che coinvolge attori professionali e autorità locali per costruire una strategia territorializzata per la gestione dei macelli a beneficio dei settori zootecnici.
La Francia ha 233 macelli sparsi in tutto il paese. L'attuale contesto dei settori zootecnici è caratterizzato da una sottocapitalizzazione più marcata negli ultimi mesi, unita all'aumento del costo dell'energia e all'inflazione. Questa situazione rischia di minacciare la sostenibilità dei macelli più fragili.
Questo contesto richiede di reagire in anticipo per preservare la rete pertinente a livello di ciascun territorio e garantire così la sostenibilità delle filiere dei settori zootecnici.
Questo approccio, avviato in collaborazione con i settori professionali e gli enti locali, si articola in quattro aree:
- Il primo asse consiste nell'interrogare in ciascuna regione l'adeguatezza tra il bisogno e l'offerta in termini di strumenti di abbattimento, sia nel breve che nel medio e lungo termine, per poi individuare gli assi di miglioramento e relativo adeguamento per bacino.
- Il secondo asse mira a sviluppare una metodologia armonizzata per valutare i punti di forza e di debolezza di un macello. Le questioni che possono incidere sulla redditività di un macello sono, infatti, di varia natura: problemi sanitari, problemi di protezione degli animali, equilibrio finanziario, governance e gestione del macello, strategia aziendale, ecc.
- Il terzo asse si propone di individuare in un unico documento gli strumenti che possono essere mobilitati dai diversi attori per sostenere le strutture in difficoltà sul piano economico e sanitario.
- Il quarto asse consiste nel migliorare la sinergia esistente tra i vari servizi dello Stato a vantaggio del sostegno ai macelli.
Lunedì 10 luglio 2023/ Ministère de l'Agriculture et de la Souveraineté Alimentaire/ Francia.
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