Si sono conclusi i lavori della Commissione d'inchiesta del Parlamento francese sulle condizioni degli animali macellati negli stabilimenti del Paese. La Commissione parlamentare si era insediata nel marzo scorso, in seguito ai numerosi casi di maltrattamento animale nei macelli d'Oltralpe e allo scandalo mediatico che ne seguì. L'impegno dei commissari francesi era di far luce sulle "scatole nere" dei macelli francesi.
I trenta deputati inquirenti facenti parte la Commissione hanno condotto sopralluoghi a sorpresa negli stabilimenti "per vedere in prima persona le condizioni operative e la macellazione degli animali".
Le proposte- Il rapporto avanza 65 proposte che puntano, in particolare, a rimediare a "trasparenza e controlli insufficienti". In sintesi i deputati chiedono:
- che sia introdotto l'obbligo di controllo- video nei macelli, in particolare in tutte le aree in cui si trovano e vengono manipolati gli animali. Il rapporto raccomanda che questo controllo, venga disciplinato da apposita legge nel rispetto del personale. I filmati dovrebbero essere messi a disposizione dei Servizi Veterinari e dei rappresentanti dei lavoratori, con la finalità di migliorare le procedure e rispettare il benessere degli animali.
- che aumentino i veterinari 'effettivi' dei Servizi veterinari e che ricevano una formazione migliore sulla protezione degli animali. La relazione e sottolinea che attualmente il ruolo dei servizi è rivolto all' ispezione sanitaria a scapito del benessere degli animali.
- che sia resa obbligatoria la presenza di un veterinario ufficiale all'atto dell'abbattimento nei macelli con oltre cinquanta dipendenti. Questo per "porre fine alla percezione di quasi impunità degli operatori."
- che venga ripensato l'approccio al benessere degli animali nella legislazione, attraverso una riflessione ad opera di un Comitato nazionale di etica per i macelli che riunisca gli operatori del settore, filosofi, parlamentari, rappresentanti del governo e rappresentanti religiosi con riferimento alla macellazione rituale
- che vengano giuridicamente riclassificati gli atti di maltrattamento, alla stregua di 'delitti' in caso di recidiva
- che il controllo passi anche per una maggiore trasparenza, attraverso "il diritto di accesso dei parlamentari e la creazione di comitati locali di monitoriaggio rappresentativi delle parte coinvolte".
- che si investa nella modernizzazione delle attrezzature, nella formazione dei dipendenti e riqualificare le loro attività.
Martedì, 20 settembre 2016/Francia.://www2.assemblee-re.fr/