Il Giudice delle Misure Cautelari del Consiglio di Stato francese, ha sospeso, su richiesta delle aziende francesi, un nuovo decreto che vietava l'uso di termini in macelleria e salumeria come "filetto", per designare prodotti contenenti proteine vegetali e che deve entrare in vigore il 1° maggio.
Il giudice delle misure cautelari ritiene che vi siano seri dubbi sulla legittimità di tale divieto. Questo dubbio ha già portato il Consiglio di Stato, nell’esaminare un ricorso contro un primo decreto sulla stessa materia, a chiedere alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) nel luglio 2023 la possibilità che uno Stato membro adotti misure nazionali. che regolano o vietano questo tipo di denominazione. In attesa di una risposta da parte della CGUE, il giudice delle misure cautelari ha sospeso il nuovo decreto ritenendo che lederebbe gravemente e immediatamente anche gli interessi dei produttori che vendono esclusivamente questa tipologia di prodotti.
In un decreto pubblicato il 29 giugno 2022, il Governo ha vietato l'uso dei termini "carne" o "salumi" per designare un prodotto contenente proteine vegetali. Nel luglio 2022 il giudice delle richieste d'urgenza del Consiglio di Stato ha parzialmente sospeso questo primo decreto. Nel luglio 2023 il Consiglio ha sollevato una serie di quesiti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) in merito alla richiesta di annullamento del decreto.
Un nuovo decreto, datato 26 febbraio 2024, abroga quello del 2022, pur incorporando misure praticamente identiche, con effetto dal 1° maggio. Chiarisce il divieto con un elenco di termini vietati, come "bistecca", "cotoletta" e "prosciutto". Il decreto è stato sospeso dal giudice delle misure cautelari, dopo il ricorso presentato da sei delle aziende interessate...
Mercoledì 10 aprile 2024/ Consiglio di Stato/ Francia.
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