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Futura PAC: gli eurodeputati chiedono finanziamenti equi, senza rinazionalizzazione

Altre opzioni per attirare nuovi partecipanti e aiutare gli agricoltori a far fronte alle crisi...

29 Maggio 2018
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Gli eurodeputati riconoscono che gli Stati membri dell'UE dovrebbero essere in grado di adeguare la politica agricola dell'UE alle loro esigenze, ma respingono qualsiasi rinazionalizzazione della PAC, che potrebbe, secondo loro, falsare la concorrenza nel mercato unico.

La politica agricola dell'UE deve essere basata su una serie comune di obiettivi, regole, strumenti e controlli. Gli Stati membri dovrebbero elaborare le loro strategie nazionali su questa base e scegliere le azioni che ritengono più appropriate per loro.

Mentre la futura politica agricola dell'Unione europea dovrebbe incoraggiare le prestazioni piuttosto che la conformità, le attività agricole in tutti gli Stati membri dovrebbero essere soggette alle stesse norme europee e il mancato rispetto di queste dovrebbe comportare sanzioni simili, affermano i deputati.

Rendere più sostenibili e pienamente integrate nell'economia circolare le aziende agricole e il bestiame dell'UE, incoraggiando l'innovazione, la ricerca e le pratiche intelligenti dovrebbero essere tra le principali priorità della nuova PAC. A tal fine, la politica agricola dell'UE deve essere sufficientemente finanziata, il che significa mantenere il bilancio della PAC al livello attuale, almeno, hanno sostenuto i deputati.

a commissione per l'agricoltura si è inoltre espressa a favore del fatto che:

  • I pagamenti diretti continuano ad essere interamente finanziati dal bilancio dell'UE,
  • ridurre la burocrazia per misure obbligatorie di ecologia (necessarie per ricevere pagamenti) e renderle più orientate ai risultati,
  • nuovo metodo UE per il calcolo dei pagamenti diretti entro il 2030 al fine di eliminare i criteri di sostegno storici e sostenere maggiormente coloro che contribuiscono con altri beni pubblici,
  • modi più efficaci per garantire che il sostegno dell'UE vada agli agricoltori autentici,
  • più soldi per aiutare a rinvigorire le aree rurali,
  • meno soldi per le fattorie più grandi con un tetto obbligatorio UE,
  • una più equa distribuzione dei fondi UE tra gli Stati membri, tenendo conto degli importi ricevuti e delle differenze, ad esempio in costi di produzione o potere d'acquisto,
  • rafforzare il sostegno a giovani e nuovi agricoltori,
  • maggiore sostegno agli agricoltori colpiti dalla volatilità dei redditi e dei prezzi,
  • escludere i settori più sensibili dei negoziati commerciali,
  • il sostegno volontario accoppiato, che gli Stati membri possono ora concedere ai settori in una situazione particolarmente difficile, da utilizzare anche per produzioni strategicamente importanti come le colture proteiche o per compensare gli effetti degli accordi di libero scambio.

Venerdì 18 maggio 2018/ CE/ Parlamento Europeo/ Unione Europea.
http://www.europarl.europa.eu

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