La Federazione dei Veterinari Europei (FVE) affronta il tema delle telecamere ai macelli. La videosorveglianza presenta molti vantaggi, ma "non potrà in alcun modo sostituirsi al Veterinario Ufficiale".
I documenti della FVE saranno messi al voto per l'adozione finale alla General Assembly di primavera a Bergen, in Norvegia. Si intitolano "Use of Closed Circuit Television (CCTV) in the supervision and verification of animal welfare standards in approved premises" .
La FVE segue l'evoluzione del problema su scala europea- dove le telecamere restano volontarie e sottoposte a regole nazionali molto diverse, ma sempre- questo il punto sollevato da FVE/UEVH- precluse ai Veterinari Ufficiali che non possono visionare i filmati e quindi correggere eventuali comportamenti non conformi alla legislazione, di cui resta comunque responsabile l'FBO, il Food Business Operator: in Italia l'OSA (Operatore del Settore Alimentare).
Nella sua proposta di parere, la FVE elenca i vantaggi della videosorveglianza obbligatoria, fra i quali include la possibilità di compiere studi osservazionali sui comportamenti degli animali (animal based indicators) e una maggiore sicurezza contro aggressioni, intimidazioni o pressioni ai danni dei Veterinari Ufficiali.
I risvolti critici riguardano invece i maggiori costi, il maggior dispendio di tempo a carico dei Veterinari Ufficiali impegnati nel monitoraggio dei filmati e naturalmente la tutela della privacy di tutti i soggetti coinvolti.
Quello che rimane chiaro nel documento della FVE è la non sostituibilità del Veterinario Ufficiale.
Giovedì, 15 febbraio 2018/UE.http://www.fve.org/