L'Eurodeputato italiano Zanoni ha chiesto al commissario Borg sulla compatibilità delle norme italiane con il diritto UE per quanto riguarda l'uso dei sottoprodotti animali «di categoria 1» come biocarburanti. Questo perchè il decreto legislativo italiano n. 28, del 3 marzo 2011, prevede forme di incentivazione per la produzione di «biocarburanti» a partire, tra gli altri, anche da prodotti (grassi) derivati da sottoprodotti animali di «categoria 1».
Il dubbio veniva da quanto descritto nelle normative UE: "le condizioni ivi previste per ottenere gli incentivi consistono nel rispetto della disciplina UE su questi materiali e nella qualifica degli stessi quali sottoprodotti "non rifiuti". Tale qualifica escluderebbe in realtà questi sottoprodotti animali dall'applicazione della normativa comunitaria, in particolare il regolamenti (CE) n. 1069/2009 e (UE) n. 142/2011. e dalle procedure autorizzative stabilite per il loro utilizzo energetico.
La risposta del Commissario Europeo Tonio Borg risponde che "spetta alle autorità competenti italiane decidere se il materiale in questione è da ritenersi un rifiuto o un non rifiuto, a seconda delle circostanze di fatto e della legislazione applicabile". In ogni caso, la Commissione "non prevede di contattare il ministero della Salute italiano per chiarimenti" la Commissione non intenterà un'azione contro l'Italia".
Mercoledì, 6 novembre 2013/Italia.http://anmvioggi.it