Il BEUC e i loro membri chiedono alla Commissione europea di prestare attenzione alle preoccupazioni dei consumatori e di mantenere il proprio impegno per il benessere degli animali proponendo nuove leggi e aggiornando quelle esistenti.
Le principali conclusioni dell’indagine sono:
- Quasi 9 consumatori su 10 sostengono nuove leggi per migliorare il benessere degli animali da allevamento nell’UE, come fornire più spazio vitale, vietare i sistemi di gabbie e le mutilazioni.
- I consumatori vogliono saperne di più su come vengono allevati gli animali da allevamento e necessitano di un’etichettatura affidabile.
- La transizione verso sistemi superiori di benessere degli animali d’allevamento deve essere equa nei confronti degli allevatori e dei consumatori.
Ulteriori risultati:
- Migliore etichettatura: 3 consumatori su 4 (72%) desiderano che l’approccio dell’etichettatura del metodo di produzione sia esteso a prodotti diversi dalle uova.
- Mancanza di conoscenza: più di 6 consumatori su 10 ritengono di avere un basso livello di conoscenza sulle pratiche relative al benessere degli animali. I test da noi condotti lo confermano e hanno dimostrato che si tende a sovrastimare e a sottostimare le condizioni di benessere.
- Sostegno agli agricoltori: i consumatori concordano (78%) sul fatto che le importazioni di prodotti animali dovrebbero essere soggette agli stessi standard di benessere di quelli prodotti nell’UE.
- Una grande maggioranza (74%) vorrebbe che l’UE fornisse fondi agli allevatori per implementare standard più rigorosi sul benessere degli animali.
- No al "welfare washing": i consumatori hanno poca fiducia nelle affermazioni delle aziende sul benessere degli animali e l'84% reagirebbe negativamente a questo aspetto.
- È necessario un sostegno finanziario: 7 consumatori su 10 sono disposti a pagare di più per standard più elevati di benessere degli animali, anche se in misura diversa (fino al 5% solo per la metà di coloro che sono disposti a pagare di più).
- Sebbene la grande maggioranza dei consumatori ritenga importante migliorare gli standard di benessere degli animali, l’UE e i governi nazionali devono garantire che i costi di questa transizione siano condivisi equamente e non siano sostenuti esclusivamente dai consumatori.
Martedì 27 febbraio 2024/ BEUC/ Unione Europea.
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