L'invasione dell'Ucraina ha messo in luce la dipendenza dell'agricoltura europea dalle importazioni di fertilizzanti chimici da paesi terzi, in particolare Russia, Bielorussia e Ucraina.
Durante l'ultima riunione del Consiglio dei ministri dell'Agricoltura dell'UE svoltasi lunedì scorso, la delegazione olandese ha analizzato il problema dell'aumento del costo dei fertilizzanti e ha proposto soluzioni che riducano la dipendenza dalle importazioni, sostenendo la transizione verso un'agricoltura circolare utilizzando rifiuti organici disponibili localmente, come l'utilizzo dell'azoto recuperato dal letame in alternativa ai fertilizzanti chimici.
Data l'urgenza e la necessità di una soluzione a breve termine, la delegazione olandese ha proposto un'eccezione per gli Stati membri per applicare fertilizzanti con nutrienti recuperati dal letame che soddisfino i requisiti minimi di qualità (i cosiddetti criteri ReNure) nelle aree vulnerabili ai nitrati. Gli investimenti in questo tipo di struttura sono ingenti e hanno un ritorno sull'investimento che di solito è di 10 anni o più. Per incoraggiare l'industria a investire, l'eccezione deve essere sufficientemente lunga da consentire ai produttori di guadagnare un ritorno sull'investimento. Allo stesso tempo, ha sollecitato la ricerca di una soluzione strutturale a lungo termine.
In sintesi, la delegazione olandese ha chiesto alla Commissione:
- a breve termine: deroga che consente l'applicazione di fertilizzanti con elementi nutritivi recuperati dal letame per un periodo minimo di 8 anni.
- a medio o lungo termine: una soluzione generale includendo questa eccezione come emendamento nella Direttiva sui Nitrati...
Lunedì 21 marzo 2022/Consiglio Europeo/ Unione Europea.