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L'Indice dei Prezzi dei Cereali della FAO ha registrato una media di 173,4 punti a maggio, ovvero 3,7 punti (2,2%) in più rispetto ad aprile e 39,7 punti (29,7%) in più rispetto al livello di maggio 2021.
I prezzi internazionali del grano sono aumentati per il 4° mese consecutivo, aumentando del 5,6% a maggio, raggiungendo una media del 56,2% sopra il valore dell'anno scorso e appena l'11% al di sotto del massimo record raggiunto nel marzo 2008. Il forte aumento dei prezzi del grano è stato il risultato dell'annunciato divieto di esportazione dell'India insieme alle preoccupazioni per le condizioni dei raccolti in diversi importanti paesi esportatori, nonché alle prospettive di una minore produzione in Ucraina a causa della guerra.
Al contrario, i prezzi internazionali dei cereali secondari sono diminuiti del 2,1 % in maggio, ma sono rimasti del 18,1% al di sopra del loro valore di un anno fa.
Sebbene le condizioni del raccolto siano leggermente migliorate negli Stati Uniti d'America, le forniture stagionali in Argentina e l'imminente inizio del raccolto principale di mais in Brasile ha causato un calo del 3,0% dei prezzi del mais, che è rimasto del 12,9% al di sopra del livello registrato a maggio 2021.
Allo stesso modo, anche i prezzi internazionali del sorgo sono diminuiti a maggio, con una diminuzione del 3,1 %, mentre gli effetti derivati dalla forza dei mercati del grano e la preoccupazione per la situazione dei raccolti nell'Unione Europea hanno contribuito a un aumento dell'1,9% dei prezzi dell'orzo.
I prezzi internazionali del riso sono aumentati per il 5° mese consecutivo a maggio. Le quotazioni si sono rafforzate in tutti i principali segmenti di mercato, ma gli incrementi mensili sono stati meno pronunciati (2,6%) per le varietà di riso indica più scambiate, viste le abbondanti forniture, soprattutto in India.
L'Indice dei prezzi degli oli vegetali della FAO si sono attestati a una media di 229,3 punti a maggio, con un calo su base mensile di 8,3 punti (3,5%), sebbene sia rimasto nettamente al di sopra del livello di un anno fa. Il calo mensile è dovuto principalmente al calo dei prezzi degli oli di palma, girasole, soia e colza.
I prezzi internazionali dell'olio di palma si sono moderatamente indeboliti a maggio. A parte il razionamento della domanda, la revoca del divieto di esportazione di olio di palma di breve durata dell'Indonesia ha esercitato ulteriori pressioni al ribasso sui prezzi, sebbene la persistente incertezza sulle prospettive di esportazione del paese abbia contenuto un ulteriore calo.
Allo stesso tempo, i prezzi mondiali per l'olio di girasole è sceso dai recenti massimi storici, mentre le riserve continuano ad accumularsi in Ucraina a causa di difficoltà logistiche. I prezzi internazionali dell'olio di soia e di colza sono inoltre anch'essi leggermente diminuiti a maggio, principalmente depresse dalla domanda di importazioni fiacca a causa dei costi elevati degli ultimi mesi.
Venerdì 3 giugno 2022/ FAO.
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