Durante i negoziati sul pacchetto di riforma legislativa, i deputati hanno insistito sul rafforzamento della biodiversità e sul rispetto delle leggi e degli impegni assunti dall'UE in materia di ambiente ed il clima sarà la chiave nell'attuazione della nuova politica agricola comune (PAC), che entrerà in vigore nel 2023. La Commissione valuterà se i piani strategici nazionali della PAC includano questi impegni; gli agricoltori, da parte loro, dovranno essere rispettosi del clima e dell'ambiente nel loro lavoro.
Gli Stati membri dovranno garantire che almeno il 35% del bilancio sia destinato allo sviluppo rurale e il 25% dei pagamenti diretti alle misure ambientali e climatiche.
I deputati hanno garantito che almeno il 10% dei pagamenti diretti sia utilizzato per sostenere le piccole e medie aziende agricole e che almeno il 3% del bilancio della PAC vada ai giovani agricoltori. Hanno anche insistito sulla creazione di una riserva permanente per le crisi —con un budget annuale di 450 milioni di euro (a prezzi correnti)— per aiutare gli agricoltori in caso di instabilità dei prezzi o del mercato.
L'attuale regolamentazione della PAC è stata prorogata dopo la scadenza del 31 dicembre 2020 e sostituita da disposizioni transitorie in vigore fino alla fine del 2022. Una volta approvate dal Consiglio, le nuove regole saranno applicabili dal 1° gennaio 2023...
Martedì 23 novembre 2021/ Parlamento Europeo/ Unione Europea.
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