Una ricerca efettuata presso il Dipartimento di zoologia dell'Università di Cambridge, con la somministrazione di scarti dell'alimentazione umana ai suini (pratica oggi vietata da normative europee), potrebbe portare ad una economia di 1,8 milioni di ettari di superficie coltivata nel mondo. L'alimentazione con scarti dell'alimentazione inoltre potrebbe essere un'alternativa per la grande quantità di cibo sprecata in Europa (oltre 100 milioni di tonnellate).
I ricercatori dimostrano che questo tipo di alimentazione porterebbe ad una riduzione dle 21,5% della superficie di terreni agricoli calcolati come necessari per produrre materie prime per l'alimentazione dei suini, diminuendo decisamente i costi alimentari per gli allevatori europei.
In Giappone oltre il 35% dei rifiuti alimentari umani vengono già destinati all'alimentazione animale, gli scarti, dovutamente trattati vengono commercializzati e considerati un prodotto di "alta qualità" ambientale. I suini alimentati con tali residui trattati vengono "etichettati" come Eco-pork, considerati come prodotto premium con più valore sul mercato. I ricercatori sostengono che il costo alimentare avrebbe un calo del 50% con l'uso dei residui riciclati in modo efficace, trattati termicamente.
Giovedì, 10 dicembre 2016/Regno Unito. http://www.cam.ac.uk/research/news/