Contesto globale ed europeo
Nel 2023, la produzione UE di carne suina è diminuita del 6,6%, tuttavia, in corrispondenza di prezzi dei mangimi in discesa nei primi due mesi del 2024 si è evidenziato un aumento dell'offerta (+5,3%). Dopo il -20% dello scorso anno si conferma l'andamento negativo delle esportazioni UE anche nei primi due mesi del 2024 (-4,7%), ancora ascrivibile alla riduzione della domanda cinese. In calo i prezzi dei suini da macello, sebbene ancora assestati su livelli elevati.
Situazione produttiva in Italia
Nel 2024 si segnala un leggero recupero dell'offerta di capi destinati al macello (+0,6% nel periodo gennaio-aprile), in corrispondenza di un progressivo calo dei costi di produzione. Secondo l'Indice Ismea, i prezzi degli input produttivi impiegati negli allevamenti da ingrasso sono calati dell'1,1% nei primi quattro mesi del 2024, principalmente grazie ai mangimi (-8,7%). Ancora in aumento i prezzi dei ristalli (+9,0%).
Andamento dei prezzi
La minore pressione sul fronte dei costi di alimentazione del bestiame e una progressiva ripresa dell'attività di ingrasso hanno contribuito ad alleggerire la tensione sui prezzi lungo la filiera suinicola, sia nella fase all'origine che nella fase all'ingrosso. In particolare, nel mese di aprile 2024, le variazioni su base annua dei prezzi registrano:
* +6,9% per i suini pesanti destinati al circuito tutelato;
* -1,8% per le cosce fresche destinate al circuito tutelato;
* -3,6% per il lombo taglio Padova destinato al consumo fresco.
Commercio estero
La bilancia commerciale del settore suinicolo italiano ha evidenziato un deficit nel 2023 per oltre 1 miliardo di euro, con le importazioni cresciute in misura nettamente superiore rispetto alle esportazioni (rispettivamente +31% e +6,5%). Sul fronte attivo, l'Italia si è confermato il primo esportatore mondiale di «preparazioni e conserve stagionate», con un fatturato che ha sfiorato i 2,1 miliardi di euro (+9,3% rispetto al 2022), a fronte di una crescita dei volumi (+5,6%).
Nonostante il persistere di barriere sanitarie e la competitività minata da prezzi medi all'export ancora sostenuti, il 2024 si è aperto con una conferma dei salumi italiani sui mercati esteri e un aumento delle esportazioni del 17,9% in valore e del 13,4% in volume nei primi due mesi.
Acquisti domestici
Nei primi quattro mesi del 2024, nonostante il rallentamento dei prezzi, si è registrato un forte calo dei consumi domestici di carni suine fresche (-7,5% in volume) e salumi (-4,0% in volume), con una riduzione generalizzata che ha interessato tutte le principali categorie e che è stata particolarmente accentuata per i prodotti di fascia alta.
Prospettive
Permangono forti criticità per la filiera, dalla PSA alle limitazioni all'export e costi di produzione ancora elevati. I prezzi alti spingono i consumatori a ridurre i volumi nel carrello e a preferire prodotti più convenienti.
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