Con una circolare (Circolare regionale 18 giugno 2015 - n. 5) la Regione Lombardia dà l'avvio alla fase sperimentale del progetto pilota per il monitoraggio del benessere in allevamento. Il nuovo progetto punta sulla standardizzazione delle valutazioni basato su aspetti guida che permettano un'osservazione affidabile, ripetibile e fattibile degli animali in allevamento. Gli allevamenti più a rischio anche per quanto riguarda la biosicurezza avranno più controlli.
Protocolli di misurazione e classificazione del benessere degli animali in allevamento - Questi protocolli possono essere utilizzati come strumento consultivo per gli allevatori, rappresentando anche un valore di merito per le aziende, che consentirebbe di spuntare un prezzo più elevato per i prodotti. In più, potranno dare ai commercianti e ai consumatori informazioni chiare e affidabili sul livello di benessere degli animali dai quali sono stati ricavati i prodotti. Essi pertanto consentono di sviluppare modelli di valorizzazione delle derrate alimentari attraverso la promozione di sistemi di certificazione di prodotti animal friendly o biologici. In questa prospettiva appare opportuno sviluppare un sistema informativo in grado di collegare da un lato (consumatore) le pratiche di allevamento con i prodotti di origine animale e dall’altro (OSA) sviluppare strategie innovative e concrete per migliorare il benessere animale in allevamento.
Applicazione dei sistemi di misurazione del benessere- Evitare discrepanze nel rilievo dei parametri di valutazione del benessere animale costituisce, di per sé, una prestazione sanitaria complessa che implica conoscenze e abilità plurime in quanto non è data da una singola misurazione ma si raggiunge valutando sia parametri diretti, misurati cioè sugli animali, sia parametri indiretti relativi all’ambiente d’allevamento
ed alla sua gestione.
Ai fini della praticità del sistema occorre definire un metodo di valutazione basato su una combinazione di metodologie scientifiche di rilevazione del benessere con criteri di classificazione degli allevamenti che consenta agli Operatori sanitari di monitorare tutti i criteri di misurazione del benessere giungendo a risultati ripetibili e riproducibili.
Uso combinato delle misurazioni- A livello europeo sono stati coinvolti numerosi istituti di per ricerca per lo studio e lo sviluppo di metodi di valutazione del benessere animale basati su misurazioni in allevamento. Ogni metodo presenta una serie di misurazioni, suddivise in dirette e indirette. Le misurazioni direttamente compiute sull’animale (animal-based measures) riguardano parametri:
• fisiologici
• patologici
• comportamentali
• produttivi
Le misurazioni indirette (resource-based measures) spostano il punto di osservazione dall’animale all’ambiente d’allevamento e riguardano principalmente le strutture, le superfici per capo, i materiali da lettiera, le pavimentazioni, il controllo ambientale e il livello di igiene e di pulizia. Dalla valutazione di questi parametri «collaterali» si evince, secondo punteggi attribuiti, lo stato di benessere potenziale dell’animale allevato. Ciascuna di queste misurazioni individua un particolare aspetto del benessere; per questo motivo, per ottenerne una stima più oggettiva possibile, è auspicabile farne un uso combinato.
Il sistema di rilevazione prevede che attraverso la valutazione dei seguenti parametri: management, struttura, microclima ed allarmi, animali e biosicurezza si arrivi ad una raccolta di dati i quali, elaborati in un algoritmo presso il CReNBA, risultino in un punteggio finale dell’allevamento che ne definisca la classificazione dello stesso per il suo «stato di benessere».
L’Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia:
• Rende disponibile il software per la gestione dei controlli
• Definisce, di concerto con la D.G. Salute/U.O. Veterinaria il piano di sviluppo del progetto
• Utilizza i dati e gli esiti dei controlli eseguiti dai Veterinari Ufficiali esclusivamente per la elaborazione di statistiche a fini scientifici e si impegna a non diffonderli se non a seguito di formale richiesta presentata alla U.O. veterinaria. Inoltre pianifica, anche in base alle esigenze della U.O. veterinaria, la periodicità della reportistica.
• Attua il programma di formazione del personale sanitaria approvato dalla D.G. Salute/UO Veterinaria
• Assicura il flusso dei dati sulla base di specifiche indicazione regionali
I Medici Veterinari LL.PP.: alimentano, per quanto di competenza, i sistemi informativi preposti alla gestione dei dati.
Venerdì, 24 luglio 2015/Italia. http://www.bollettino.regione.lombardia.it/