Uno studio realizzato dalla Segretaria di Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) prevede una stagnazione della produzione di carne suina italiana per il 2012, rimanendo ad un livello di 1,6 milioni di ton.
Secondo lo studio, gli allevamenti suini italiani hanno sofferto molto negli ultimi anni dovuto alla frammentazione del mercato (molte aziende piccole che non sono capaci di cooperare e concentrarsi con l'obiettivo di acquisire potere contrattuale), mancanza valorizzazione della carne fresca e crescenti aumenti del costo di produzione.
Secondo una recente indagine, il costo di produzione dei suini in Italia è del 9% superiore alla Germania e del 22% superiore alla Danimarca.
Nonostanti il miglioramento dei prezzi di mercato, è probabile che la produzione suinia rimanga stabile.
Rispetto all'import, per il 2012 si prevede l'importazione di oltre 1,1 milioni di capi.
Per quanto riguarda il consumo di carne suina, si prevede una stagnazione a livello di 2,75 milioni di ton. L'Italia è anche un importatore di carne suina fresca. L'import di carne fresca nel 2011 è aumentato per compensare la diminuzione della produzione italiana, e si spera che rimangano staibli nel 2012. I principali fornitori di carne fresca all'Italia sono Germania, Olanda, Francia, Spagna e Danimarca. Ultimamente anche Polonia ed Ongheria.
Martedì, 24 febbraio 2012/ FAS-USDA/ Stati Uniti. http://gain.fas.usda.gov