Firmato il decreto che vieta la coltivazione di mais geneticamente modificato MON810 sul territorio italiano.
La firma del decreto pone fine ad un vuoto normativo dovuto alle recenti sentenze della Corte di Giustizia Europea.
Il provvedimento giunge a conclusione della procedura di emergenza attivata dal Governo nell'aprile 2013, ed è giuridicamente sostenuto anche dal precedente provvedimento di divieto di coltivazione di Organismi geneticamente modificati, fondato su analoghe motivazioni, adottato il 16 marzo 2012 dal Governo francese e tuttora in vigore.
Le sentenze della Corte di Giustizia dell'Unione europea, cui l'Italia si conforma, ribadiscono la legittimità di misure di coesistenza che salvaguardino le colture tradizionali e biologiche, e che dovranno essere adottate dalle Regioni conformemente alla sentenza della Corte costituzionale, nel quadro di una organica e condivisa disciplina statale che definirà principi comuni al fine di garantire il rispetto della libera concorrenza e della libertà di iniziativa economica, a parità di condizioni sull'intero territorio nazionale.
Venerdì, 12 luglio 2013/Italia.http://www.ansa.it