A Nomisma è stato commissionato uno studio da Assosuini per un'indagine di mercato che riguarda la percezione del consumatore che acquista prosciutti in Italia.
Alcuni importanti spunti sono emersi dall'indagine: Il 46,6% degli intervistati dichiara di basare l'acquisto di prosciutto crudo secondo la provenienza italiana del prodotto; l'11,1%, indica la presenza del marchio DOP come fattore imprescindibile; il 73,2% considera "molto importante" che il prosciutto sia ottenuto da suini allevati in Italia. Il prezzo, sembra avere una rilevanza inferiore: il 13,7% compra in relazione alle offerte e promozioni.
I consumatori però dimostrano scarsa informazione sui prodotti, indicando che potrebbe essere decisamente importante avere chiarezza e trasparenza lungo la filiera. La denominazione "prosciutto di montagna" oppure "prosciutti nostrani" inducono il consumatore ad errore di valutazione rispetto alla provenienza del prodotto, quindi la nomenclatura è poco chiara. Il 76% degli acquirenti di questi prodotti credono di acquistare un prodotto stagionato in Italia con cosce di suini italiani. La stessa situazione si ripresenta per il prosciutto cotto.
Il consumatore è favorevole all'etichettatura obbligatoria.
Giovedì, 25 ottobre 2012/Italia/ http://www.cremonafiere.it