Le importazioni scendono al livello più basso degli ultimi anni
Le importazioni cinesi di carne suina sono diminuite ulteriormente nel 2024, raggiungendo appena 1,06 milioni di tonnellate. Questa cifra rappresenta una riduzione del 32% rispetto al 2023 (1,55 milioni di tonnellate) e un calo di oltre il 75% rispetto al 2020, quando le importazioni avevano raggiunto il picco di 4,38 milioni di tonnellate a causa della crisi della peste suina africana.
Le importazioni di frattaglie suine hanno registrato una leggera ripresa, con 1,23 milioni di tonnellate nel 2024, il 5% in più rispetto al 2023, ma al di sotto del livello record del 2020 (1,35 Mt).
Perché le importazioni stanno diminuendo?
Diversi fattori spiegano il calo degli acquisti esteri:
- Autosufficienza nazionale: con la ripresa della produzione suina, la necessità di importare carne è diminuita.
- Politica governativa: le autorità cinesi hanno promosso la stabilità nel mercato interno per evitare la volatilità dei prezzi.
- Consumo moderato: sebbene la carne suina resti la carne più consumata in Cina, la domanda di carne importata è inferiore a causa dei cambiamenti nelle abitudini di consumo e degli adeguamenti economici.
La produzione nazionale rimane ai massimi storici
A differenza delle importazioni, e pur essendo diminuita rispetto all'anno precedente, la produzione nazionale di carne suina rimane solida, con 57,06 milioni di tonnellate nel 2024, consolidandosi come il secondo anno con la produzione più elevata dell'ultimo decennio, superata solo dal 2023 (57,94 milioni di tonnellate). Questo dato conferma la ripresa del settore dopo il forte calo subito nel 2019 e nel 2020 a causa della comparsa della peste suina africana nell'agosto 2018, che ha ridotto la produzione a 41,13 milioni di tonnellate nel 2020.
Martedì 28 gennaio 2025/ Redazione 333 a partire da dati dell'Ufficio Nazionale di Statistica e Ministero dell'Agricoltura della Cina.