Queste proposte, relative alla condizionalità della PAC e ai piani strategici, mirano a ridurre gli oneri legati ai controlli sugli agricoltori dell’UE e fornire loro una maggiore flessibilità per soddisfare determinate condizioni ambientali. Anche le amministrazioni nazionali beneficeranno di una maggiore flessibilità nell’applicazione di determinate norme.
La Commissione propone una revisione specifica di alcune condizioni del regolamento sui piani strategici della PAC. La revisione si riferisce alle seguenti condizioni:
- BCAM 8 sugli elementi non produttivi: gli agricoltori dell’UE dovranno mantenere gli elementi paesaggistici esistenti sui loro terreni, ma non saranno più tenuti a dedicare una parte minima dei loro terreni coltivati ad aree non produttive, come i terreni a riposo. Possono invece scegliere, su base volontaria, di mantenere parte dei loro terreni coltivabili non produttivi – o di creare nuovi elementi paesaggistici (come siepi o alberi) – e ricevere così un ulteriore sostegno finanziario attraverso un regime ecologico che tutti gli Stati membri hanno da offrire nei loro piani strategici della PAC.
- BCAM 7 sulla rotazione delle colture: gli agricoltori dell’UE potranno soddisfare questo requisito scegliendo di ruotare o diversificare le proprie colture, a seconda delle condizioni che devono affrontare e se il loro paese decide di includere l’opzione della diversificazione delle colture nel suo piano strategico della PAC.
- BCAM 6 sulla copertura del suolo durante i periodi sensibili: gli Stati membri avranno molta più flessibilità nello stabilire ciò che definisconoo períodos sensibles, y las prácticas permitidas para cumplir este requisito.
Uno degli obiettivi chiave della PAC è rafforzare la posizione degli agricoltori nella filiera alimentare. Per contribuire alle discussioni in corso con i ministri dell’Agricoltura e con il Parlamento europeo, la Commissione presenta diverse opzioni di azione che potrebbero essere perseguite a breve e medio termine:
- La Commissione lancerà un osservatorio sui costi di produzione, sui margini e sulle pratiche commerciali nella filiera agroalimentare che aumenterà la trasparenza. Si prevede che il suo primo incontro si terrà quest'estate.
- La Commissione propone opzioni per miglioramenti specifici all'attuale quadro giuridico stabilito nel regolamento che istituisce un'organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli (OCM). Queste opzioni includono il rafforzamento delle norme applicabili ai contratti che gli agricoltori stipulano con gli acquirenti del settore alimentare o della vendita al dettaglio e il rafforzamento delle organizzazioni di produttori in modo che gli agricoltori possano cooperare e agire collettivamente.
- La Commissione effettuerà una valutazione approfondita della Direttiva sulle pratiche commerciali sleali nella filiera alimentare, in vigore dal 2021. Un primo rapporto sarà presentato nella primavera del 2024, comprendente una valutazione più dettagliata che la Commissione presenterà nel 2025, che potrebbe essere accompagnato, se del caso, da proposte legislative.
Le discussioni con gli Stati membri su queste possibili misure si svolgeranno in varie sedi, in particolare nel prossimo Consiglio Agricoltura del 26 marzo.
Venerdì 15 marzo 2024/ EC/ Unione Europea.
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