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L'indice dei prezzi dei cereali della FAO ha mostrato un forte aumento mensile del 7,1%, spinto dai i prezzi internazionali del mais, che sono aumentati dell'11,2% e sono attualmente del 42,3% al di sopra del livello di gennaio 2020, riflettendo un'offerta globale sempre più limitata a fronte di grandi acquisti da parte della Cina e stime inferiori alle previsioni per la produzione e le scorte negli Stati Uniti, nonché la sospensione temporanea dei registri di esportazione di mais in Argentina. I prezzi del grano sono aumentati del 6,8%, trascinati dalla forte domanda globale e dalle aspettative di riduzione delle vendite dalla Federazione Russa quando i loro dazi all'esportazione di grano raddoppiano nel marzo 2021. La robustezza della domanda di acquirenti asiatici e africani ha sostenuto i prezzi elevati del riso.
Sul versante della produzione, le nuove stime della FAO per il 2020 indicano un picco nella produzione di grano e riso. Guardando avanti alla produzione di cereali nel 2021, le prime prospettive indicano un probabile aumento modesto delle colture di grano invernale nell'emisfero settentrionale, incoraggiato dall'aumento delle superfici negli Stati Uniti, nella Federazione Russa, in Francia e in India. Ci si aspetta che la produzione di mais nell'emisfero meridionale diminuisca in una certa misura in Argentina e Brasile rispetto ai loro massimi storici, ma per rimanere sopra la media. Le prospettive per la produzione in Sudafrica e nei paesi limitrofi sono favorevoli.
Allo stesso tempo, le previsioni di questo mese indicano maggiori volumi di commercio mondiale e un forte calo delle riserve mondiali di cereali.
A livello globale, l'utilizzo di cereali nel 2020/21 è attualmente previsto a 2 761 milioni di tonnellate, 52 milioni di tonnellate in più rispetto alla stagione precedente. Guida l'aumento l'energico uso dei cereali secondari per mangimi in Cina. Secondo le disposizioni, il consumo mondiale di grano e riso aumenterà quest'anno rispettivamente dello 0,7% e dell'1,8%.
Si prevede che le riserve mondiali di cereali si contraggano del 2,2% a 801 milioni di tonnellate, il livello più basso in cinque anni. Ciò ridurrebbe il rapporto di utilizzo delle riserve mondiali di cereali al 28,3%, il livello più basso in sette anni. Le nuove cifre riflettono un sostanziale aggiustamento al ribasso delle scorte di mais in Cina.
Attualmente si prevede un commercio mondiale di cereali nel 2020/21 di 465,2 milioni di tonnellate, in forte espansione del 5,7% rispetto al massimo raggiunto nella stagione precedente. L'aumento delle stime riflette i grandi acquisti di mais da parte della Cina, soprattutto dagli Stati Uniti. Le previsioni indicano che il commercio internazionale di riso aumenterà ulteriormente, pari al 7,9%, riflettendo una forte crescita delle esportazioni dell'India.
Le nuove previsioni della FAO includono i risultati di una revisione 2013/14 dell'equilibrio tra domanda e offerta della Cina. Gli acquisti inaspettati di mais su larga scala del paese nelle ultime settimane indicano una domanda molto più elevata di mangimi e forniture interne inferiori al previsto, probabilmente legate alla rapida ripresa della produzione di carne suina a seguito dello scoppio della peste suina africana...
Giovedì 4 febbraio 2021/ FAO.
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